Prodezze Fuori Area dei Non Voglio Che Clara
NON VOGLIO CHE CLARA A luglio diedi il cane ad un canile/in cambio di una libertà maggiore/e ad agosto fra botte e sassaiole/per via della rivolta sindacale/restai solo senza cane e lavoro… “Sandro Ciotti aveva ragione: Gigi Tenco non si era ucciso. Quella notte a Sanremo, come scrisse anche Lella Costa, si ubriacò fortemente, vomitò, scese da solo sul lungomare col vento in faccia, in cappotto scuro e sciarpa ricadente dietro. Incontrò un mago un po’ bastardo, che gli propose, al posto della pietra al collo, l’ibernazione. sarebbe ricomparso dopo il duemila, a una condizione: che avesse scelto di vivere tra le montagne bellunesi e ricominciare da zero. Luigi, il genovese, accettò. dovette costargli assai poco. e ricominciò negli anni a scrivere testi lacrimogeni.” La band di Belluno ha partorito da poco il nuovo bellissimo album DEI CANI, uscito ad ottobre per Sleeping Star, prodotto da Fabio de Min e Giulio Ragno Favero (Teatro degli orrori, One Dimensional Man, Mooro). BIO Attivo dalla seconda metà degli anni novanta, Non voglio che clara ha esordito discograficamente nel 2004 con l’ep ‘Hotel Tivoli’. Due anni dopo il gruppo è tornato con il bellissimo album omonimo che contiene una manciata di brani sulla miseria e lo squallore, sul disincanto e il non-amore, nel 2010 esce finalmente dopo una lunga attesa il nuovo piccolo capolavoro Dei Cani. DANIELE PAMPANELLI Daniele nasce a Perugia, dove vive e lavora. Grafico, grafista, fotografo e disegnatore “polaroid”: tira fuori un’agendina nei momenti più improbabili e disegna quel che vede. Vista la miopia, male. Ultimamente convive con un meraviglioso Scrondo. www.nonvogliocheclara.it |
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