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    Prodezze Fuori Area dei Non Voglio Che Clara

    Prodezze Fuori Area dei Non Voglio Che ClaraIl campionato riprende nel migliore dei modi, domenica 09 gennaio, con le Prodezze Fuori Area dei NON VOGLIO CHE CLARA. Per smaltire panettoni, pandori e torroni, la formazione bellunese ci rimetterà in sesto con poetici dribbling tratti dai loro lavori, l’ultimo dei quali, Dei Cani, sta suscitando reazioni entusiastiche da parte di pubblico e critica. Expo del disegnatore Daniele Pampanelli e sweeties selezionate delle ragazze di Frigopop!.
    Ingresso come sempre libero, porta chi vuoi, da bere o da mangiare.

    NON VOGLIO CHE CLARA

    A luglio diedi il cane ad un canile/in cambio di una libertà maggiore/e ad agosto fra botte e sassaiole/per via della rivolta sindacale/restai solo senza cane e lavoro…

    “Sandro Ciotti aveva ragione: Gigi Tenco non si era ucciso. Quella notte a Sanremo, come scrisse anche Lella Costa, si ubriacò fortemente, vomitò, scese da solo sul lungomare col vento in faccia, in cappotto scuro e sciarpa ricadente dietro. Incontrò un mago un po’ bastardo, che gli propose, al posto della pietra al collo, l’ibernazione. sarebbe ricomparso dopo il duemila, a una condizione: che avesse scelto di vivere tra le montagne bellunesi e ricominciare da zero. Luigi, il genovese, accettò. dovette costargli assai poco. e ricominciò negli anni a scrivere testi lacrimogeni.”
    (Enrico Veronese)

    La band di Belluno ha partorito da poco il nuovo bellissimo album DEI CANI, uscito ad ottobre per Sleeping Star, prodotto da Fabio de Min e Giulio Ragno Favero (Teatro degli orrori, One Dimensional Man, Mooro).
    L’album vede la partecipazione straordinaria di port-royal (ensemble elettronico genovese, fra i pochi prodotti d’esportazione italiani), Diana Tejera (cantautrice romana, già autrice per Tiziano Ferro), Mia Julia Schettini (voce della band romana Palomino Blitz), oltre allo stesso Giulio Favero.
    DEI CANI, terzo album della band di Belluno guidata da Fabio De Min, è un’opera assolutamente contemporanea e allo stesso tempo lontana da ogni moda musicale, un disco lirico e toccante che racconta di ciò che rimane dell’amore quando l’amore è lontano, di scioperi sindacali e cani abbandonati d’estate, di una stagione della vita che finisce portando via con sè ricordi e pezzi di ciò che siamo stati, di un futuro in cui “c’è un tempo buono anche per ambire/ad un tempo migliore”.
    Il titolo è un richiamo alla figura ricorrente del cane nella poesia majakovskiana, i brani, undici morsi di rancore, sono il racconto scomposto di una stagione cattiva, anzi terribile.

    BIO

    Attivo dalla seconda metà degli anni novanta, Non voglio che clara ha esordito discograficamente nel 2004 con l’ep ‘Hotel Tivoli’. Due anni dopo il gruppo è tornato con il bellissimo album omonimo che contiene una manciata di brani sulla miseria e lo squallore, sul disincanto e il non-amore, nel 2010 esce finalmente dopo una lunga attesa il nuovo piccolo capolavoro Dei Cani.

    DANIELE PAMPANELLI

    Daniele nasce a Perugia, dove vive e lavora. Grafico, grafista, fotografo e disegnatore “polaroid”: tira fuori un’agendina nei momenti più improbabili e disegna quel che vede. Vista la miopia, male. Ultimamente convive con un meraviglioso Scrondo.

    www.nonvogliocheclara.it
    www.myspace.com/nonvogliocheclara
    frigopop.blogspot.com

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